martedì 19 giugno 2012

Disegnalo con la satira

Hola!
Alcune immagini attaccate alle cancellate della Chiesa San Francisco, in plaza des Armas, nel cui sagrado e locali dormono i campesini, provenienti da tutte le 13 province di Cajamarca, in questi ormai 20 giorni di paro. Nella notte vengono strappate ma la mattina dopo vengono sostituite.

                                               La nostra lotta é giusta 
                                               e nulla ci spaventa.


                                               Cajamarca ti amo, per questo ti difendo.







Continuando il dialogo, signori sindaci, signori dirigenti, vorrei che mi scriveste ciento volte sul vostro quaderno "conga si va".
Questa é doppiamente satirica perché cita una pubblicità della miniera Yanacocha, nella sua rivista "AGUAS SI ORO SI" che qui é riportata (con fumetti satirici):
-Signora, questi caschi servono per proteggerci dal mercurio?- -Hmm..ecco...-




-Quindi proseguo arrestando tutti quelli che appaiono nelle foto contro la miniera?- -Tutti,  tranne questi due, che adesso sono la coppia presidenziale.-



Questa invece cita la marca Peru'.



-Come perito, il minimo che possa dire é che questo lago é una vera meraviglia.- -Per l'ecosistema?- -No, per riempirla di rocce e consentire gli scavi.-




La bandiera del Peru'...la vigogna ha la maschera antigas. Mannaggia le foto col cellulare.

Questo non é il paese che vogliamo.



-Sei povero, se mi vendi la tua montagna e il lago, guadagnerai soldi.- -Quando finiranno i soldi non avrò più né la montagna né il lago.- -ignorante!-





 Cari alunni, se decidete di essere poliziotti portate con dignità e rispetto la vostra uniforme e non commettete mai le azioni più vili, codarde e miserabili di scontrarsi con un popolo indifeso che lotta per la propria acqua.




Signor Presidente, le chiedo per favore che la prossima volta che intende mentire e ingannare NON INDOSSI IL SOMBRERO E IL PONCHO di Cajamarca perché essi simboleggiano la dignità dell'uomo andino che vive del lavoro e dell'onore, i quali sono stati offesi dalle sue parole e dalle sue azioni.

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